Neuroscience

Psicologia dell'abitare
alla base della psiche

By Tommaso Filighera
Febbraio 2021

Oggi, grazie alle più moderne e raffinate metodologie di Neuroimaging, quello che già all'inizio del secolo scorso Sigmund Freud aveva rappresentato come la parte sommersa e più profonda della persona, l’inconscio, è sempre più studiato e comprensibile.

Attraverso le neuroscienze psicologiche si possono analizzare e di svelare i bisogni e i desideri inconsci, necessità ed esigenze di cui non siamo totalmente consapevoli, che ci spingono a compiere decisioni e scelte che ci permettono di vivere bene.

Nel campo del Real Estate e dell'interior design tutto ciò si manifesta nel preciso momento in cui decidiamo di acquistare una nuova casa. Sono innumerevoli le variabili in gioco, fisiche e simboliche, di cui non abbiamo una piena coscienza e che condizionano trasversalmente la nostra percezione e valutazione di un ambiente. La sensorialità ha innegabilmente un ruolo predominante: forme, colori, materiali, profumi e spazi investono i nostri sensi ogni volta che abbiamo esperienza di un ambiente inducendoci a valutarlo e apprezzarlo sulla base delle nostre esperienze e delle nostre caratteristiche personologiche. Ricordi ed emozioni si intersecano così in una fitta rete di sensazioni che ci pongono in relazione all'ambiente che scegliamo di andare ad abitare.

Il format Psicologia dell’Abitare™, sviluppato dall'intreccio di psicologia e architettura, parte proprio dall'ascolto e la comprensione del customer, del suo punto di vista, e diviene il cuore della comprensione della dinamica di domanda e offerta nel Real Estate market.

Le nostre preferenze sono il risultato di una complessa combinazione di fattori cognitivi che elaborano le informazioni provenienti da un ambiente sia razionalmente che emotivamente; in questo raffinato e rapidissimo processo la parte evolutivamente più recente del nostro cervello, la corteccia, e quella più antica composta dai nuclei talamici entrano in dialogo.

Il Neuroimaging funzionale, così lo studio della risposta ormonale e biologica, permette di rendere questo processo visibile e di svelarne, attraverso tecnologie sempre più raffinate, parte dei segreti più reconditi. Un esempio di applicazione pratica di questi studi è certamente il neuromarketing: l’esigenza di comunicare e vendere efficacemente il prodotto viene così supportata non solo da antropologia, psicologia e sociologia ma anche da una ricerca scientifica condotta sul sistema cognitivo e neurologico del cliente.

Il marketing del Real Estate non è da meno: attraverso la comprensione dei processi mentali si può pianificare e strutturare l’ambiente-casa e così anche la sua presentazione al pubblico, ad esempio tramite dei Sensory Apartment e degli showroom in grado di immergere il cliente in un ambiente virtuale creando una customer experience unica nel suo genere.

Si tratta a tutti gli effetti di comprendere cosa c’è alla base della psiche del pubblico, così da far modificare alle aziende il modo di lavorare a monte e arrivare sul mercato con un prodotto destinato specificamente alla persona. Si tratta di una energica variazione del punto di vista dei player: il cliente non può facilmente adattarsi al mercato, pertanto è il mercato a doversi oggi adattare al cliente e di conseguenza “umanizzare”.

Il pensiero di fondo è la cura sartoriale del prodotto, quale che sia la sua natura, che deve necessariamente adattarsi alle caratteristiche delle persone incrementando l’offerta della propria affordance e tenendo conto di quel legame empatico che si viene a creare tra questo spazio e il suo abitante. Ovviamente, non è possibile modificare il cliente, il suo organismo e tantomeno il suo pensiero, è necessario che le aziende si adeguino, studino e comprendano come il cliente sia un individuo e non un numero, ovvero un’entità complessa, dotato di corpo e mente, una storia personale e una cultura, in una commistione di razionalità ed emozioni. Stiamo assistendo a tutti gli effetti ad un profondo cambio di paradigma per tutto l’universo del Real Estate.

Nel corso dell’ultimo secolo si è assistito al passaggio dalla necessità alla possibilità abitativa, dal funzionalismo minimo ad un orientamento all'abitare sempre più antropocentrico.

Ciò rispecchia pienamente il modello strategico sviluppato e proposto dal format Psicologia dell’Abitare™: una visione che aspira a nuove logiche e nuovi strumenti, coadiuvati da disparate figure professionali, convergono nel tentativo di trasformare il mercato del Real Estate. Le caratteristiche della casa non possono più ridursi alla mera distribuzione degli spazi, ad una planimetria e ad un prezzo al metro quadro.

Essa è un luogo pregno di significati e significanti, emozioni e ricordi. L’ambiente influenza il comportamento e il modo di essere e di sentirsi dell’essere umano. Le caratteristiche delle abitazioni, quindi degli edifici e per estensioni dei quartieri e delle intere città, possono favorire il benessere psicofisico e ridurre gli stressors negativi dei cittadini.

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