“Comunicare sogni realizzabili” è la missione di tutta la comunicazione commerciale ben fatta.
Ogni settore di mercato ha poi le sue regole per raccontare il proprio “sogno”: i prodotti tecnologici hanno i loro racconti, le automobili hanno un linguaggio specifico, l’alta moda ha le sue regole peculiari di comunicazione e così via.
In ogni caso quello che un buon comunicatore ogni volta fa è, a ben vedere, sempre la stessa cosa.
Perché, per coinvolgere il pubblico, la comunicazione deve ogni volta:
Il processo appena descritto risulta piuttosto complesso quando si parla di comunicazione per il Real Estate: un mondo molto specialistico in cui la comunicazione verso i clienti è stata fatta tradizionalmente con i disegni tecnici degli architetti (ben poco “suggestiva”). A cui si è aggiunto poi l’uso dei rendering, cioè tecniche di rappresentazione tridimensionale: ma si tratta pur sempre di una tecnica “generalista” (perché usata da tanti altri settori) e sviluppata da visual designer senza una specifica preparazione nel Real Estate e, quindi, incapaci di valorizzare i contenuti tecnici di un progetto. Per questo i risultati finali sono sempre stati modesti.
Finally, to add some charm and have a positive impact on communications, we tried working with communication agencies, “specialists” of emotional communication. In this situation as well we encountered a problem: the traditional advertising agencies lack the “sector culture” needed to create an effective communication, the culture necessary to study, interpret and exhibit the technical content of a project. The developer-client typically tries to fill this gap with long explanations, a sort of “training in progress” for their communication consultant.
A training that will never be enough, resulting in time lost for the client. Not to mention that the result is never satisfactory…